Come lavorare nelle risorse umane: corso di studi e requisiti utili

Stai scegliendo quale iter formativo intraprendere e sogni di lavorare nell’ambito della gestione delle risorse umane? Scopri tutto quel che c’è da sapere su percorsi di studio, requisiti e competenze utili per fare carriera nel settore delle Human Resources

Tra le professioni più in voga al giorno d’oggi troviamo senza ombra di dubbio la gestione delle risorse umane: basti pensare alle innumerevoli pubblicità online volte a sponsorizzare Master e corsi di specializzazione pensati per lavorare in quest’ambito!

A quanto pare quindi il settore delle risorse umane esercita ad oggi una grande attrattiva sui giovani neolaureati - in maggioranza donne - ma anche su molti professionisti che - desiderosi di mettersi alla prova con mansioni che molto hanno a che fare con la comunicazione, il problem solving e l’organizzazione - decidono di volersi cimentare in una nuova sfida lavorativa.

Ma come lavorare nelle risorse umane? Sebbene non vi sia uno corso di laurea ad hoc per intraprendere questo tipo di professione, uno degli iter formativi più consigliati è lo studio della Psicologia. Gli aspiranti HR, infatti, dovranno saper costruire e mantenere, all’interno delle aziende nelle quali opereranno, relazioni positive, creando connessioni, supportando i lavoratori, tutelando gli interessi dell’impresa e monitorando le prestazioni delle risorse per costruire un ambiente ideale per dipendenti e datori di lavoro.

Come lavorare nelle risorse umane? Una panoramica sul settore delle Human Resources

Per comprendere come lavorare nelle risorse umane è innanzitutto necessario esplorare il concetto di risorse umane: con questo termine infatti si identifica con la forza lavoro di una società, di un’azienda o di un’organizzazione, in poche parole i dipendenti. Le persone, quindi, protagoniste del successo di qualsiasi azienda, ma anche il loro know how e le competenze di tipo tecnico, le esperienze pregresse, le abilità personali e le aspirazioni.

Ma nel concreto, cosa fa chi lavora nelle risorse umane? In linea generale, il principale obiettivo del team risorse umane consiste nel gestire il personale e le relazioni aziendali, avendo cura al contempo di apportare migliorie all’azienda e salvaguardare il benessere e la soddisfazione - economica e non solo - dei lavoratori che ne fanno parte. Il lavoro di questi professionisti, quindi, non si limiterà alla ricerca di candidati, ma consisterà anche nello studio dei vari curricula, nella verifica delle competenze degli aspiranti dipendenti, nell’assegnazione delle posizioni vacanti, nella formazione dei lavoratori e soprattutto nello sviluppo accurato del potenziale di ciascuna risorsa impiegata in azienda.

Vediamo quindi un elenco di mansioni e compiti dei quali un team HR (o un singolo responsabile delle risorse umane) si occuperà nel corso del proprio incarico:

  • Recruiting;
  • assunzioni;
  • formazione;
  • gestione del personale;
  • supporto ai dipendenti;
  • disbrigo di burocrazia e aspetti amministrativi;
  • controllo delle presenze in azienda;
  • monitoraggio delle performance e degli obiettivi;
  • redazione delle buste paga;
  • organizzazione;
  • comunicazione interna;
  • diritto del lavoro;
  • relazioni sindacali.

Ruoli, compiti e responsabilità

È bene specificare che, a seconda della grandezza dell’azienda e delle esigenze di gestione del personale, potremo avere un unico responsabile delle risorse umane o un vero e proprio ufficio HR all’interno del quale potranno lavorare in concerto diverse figure professionali, ognuna delle quali ricoprirà un determinato ruolo e porterà a termine specifici compiti. Scopriamoli insieme!

  • HR manager: il responsabile delle risorse umane si occupa di coordinare i vari processi che coinvolgono il personale dell’azienda. Avrà quindi il compito di gestire aspetti di natura economica e organizzativa (sarà infatti sua responsabilità seguire i collaboratori dall’assunzione al termine del rapporto di lavoro), occuparsi della sicurezza sul luogo di lavoro, dedicarsi alle assunzioni, sviluppare piani di formazione e aggiornamento professionale e gestire i rapporti con i sindacati.
  • Payroll specialist: questa figura si occupa di elaborare la documentazione relativa all’assunzione, creare e aggiornare le schede anagrafiche dei dipendenti, monitorare le presenze in azienda mediante apposito sistema di rilevazione, elaborare le buste paga (è questa la fase che tutti conosciamo col nome di Payroll), occuparsi di tutti gli aspetti di natura previdenziale e assistenziale e contabilizzare i costi dei costi del personale.
  • HR Analyst: questo professionista ha il compito di raccogliere e analizzare i dati concernenti le risorse umane con l’obiettivo di migliorare le prestazioni della forza lavoro dell’azienda. Nello specifico, studia i motivi che conducono i lavoratori a lasciare l’organizzazione, monitora la produttività di tutti i dipendenti e cerca di capire le cause di possibili cali di prestazione, oltre che sviluppare strategie per migliorare non solo i risultati dei dipendenti ma anche il loro grado di soddisfacimento rispetto al posto di lavoro e alle mansioni svolte.
  • Formatore: il formatore in ambito risorse umane, altrimenti noto come HR trainer, si occupa di formare i lavoratori e supportarli nella loro crescita professionale. Sarà compito del formatore infatti creare percorsi formativi studiati ad hoc per incrementare le competenze tecniche e le soft skills dei dipendenti, in base anche agli obiettivi dell’impresa. Tra le altre cose, il formatore avrà la responsabilità di monitorare i risultati ottenuti dai dipendenti dell’azienda per intervenire in prima persona su eventuali errori, mancanze o elementi da correggere.
  • Job hunter: altrimenti noto come Head hunter, il Job Hunter lavora spesso in qualità di libero professionista per conto delle aziende e ha il delicato compito di ricercare profili interessanti da assumere, selezionando talenti e lavoratori altamente qualificati affinché vengano inseriti in organico. Il professionista dovrà quindi aggiornarsi di continuo, essere preparato sulle tematiche concernenti il settore nel quale opera e costruire un ricco network di contatti.

Lavorare nelle risorse umane: requisiti fondamentali

Ora che hai scoperto quali ruoli potrai ricoprire se deciderai di lavorare nelle risorse umane, è giunto il momento di capire se questa è davvero la strada che fa per te. Empatia, capacità d’ascolto, spiccate doti comunicative, predisposizione al problem solving: queste sono solo alcune delle skills che chiunque voglia trovare un impiego nell’ambito delle risorse umane dovrà dimostrare di avere. Per intraprendere questo percorso lavorativo, infatti, gli aspiranti HR dovranno essere in possesso di specifiche qualifiche tecniche, conoscenze di natura teorica e altrettante doti caratteriali.

Forse non lo immagini, ma il lavoro di un addetto alle risorse umane può abbracciare moltissimi ambiti, dalle scienze sociali alla psicologia, passando attraverso la comunicazione, la contabilità, l’economia, la legge e l’utilizzo di appositi strumenti gestionali. Analogamente è possibile costruire una carriera nella gestione delle risorse umane scegliendo vari iter formativi, che scopriremo più avanti nel nostro approfondimento dedicato a questa affascinante professione.

Quali sono quindi, oltre un titolo di laurea triennale o magistrale, i requisiti per lavorare nelle risorse umane? Oltre alle conoscenze acquisite durante il percorso di studi universitario e a quelle di natura pratica e teorica finalizzate all’utilizzo dei software per la gestione delle risorse umane, l’aspirante professionista delle Human Resources dovrà possedere competenze specialistiche - legate all’adozione, nella pratica lavorativa, di apposite tecnologie e specifiche metodologie di lavoro - e soft skills - considerate doti innate ma implementabili anche mediante appositi corsi per lavorare nelle risorse umane. Vediamole subito:

Soft Skills

  • Ottime capacità comunicative e relazionali.
  • Capacità di gestire conflitti e relazioni.
  • Capacità organizzative e di pianificazione.
  • Predisposizione al lavoro di squadra.
  • Ottime capacità di problem solving.
  • Predisposizione alla buona gestione dello stress.
  • Abilità di leadership.
  • Empatia e intuito.
  • Capacità di coinvolgere colleghi e dipendenti.
  • Affidabilità.
  • Flessibilità.
  • Decision making.

Competenze specialistiche

  • Conoscenze base di conrattualistica del lavoro, CCNL (contratti collettivi nazionali) e sistemi retributivi.
  • Strumenti e metodologie per la selezione del personale.
  • Strumenti e metodologie per la rilevazione dei bisogni formativi.
  • Strumenti e metodologie per la valutazione dei progetti formativi.
  • Strumenti per il monitoraggio e la valutazione della produttività.
  • Capacità di utilizzo di sistemi gestionali e informatici.
  • Capacità di utilizzo dei principali software e canali di digital recruiting.

Cosa studiare per lavorare nelle risorse umane?

Ora che hai scoperto cosa fa chi lavora nelle risorse umane, quali predisposizioni personali possono condurti alla scelta di questo mestiere e soprattutto quali competenze dovrai acquisire nel corso del tuo iter formativo, è giunto il momento di porti la più importante delle domande: qual è la laurea per lavorare nelle risorse umane?

Sarai stupito di scoprire che non c’è una risposta univoca a questo quesito, per lavorare nel settore delle Human Resources, infatti, è sì consigliabile aver effettuato studi di base incentrati su materie umanistiche e/o psicologiche, ma un vero e proprio apposito corso di laurea non esiste.

Molti giovani che desiderano avviare questo tipo di carriera decidono quindi di studiare Economia, oppure Giurisprudenza, Scienze Politiche o Ingegneria Gestionale. Altri ancora valutano di affidare la propria formazione a Master nell’amministrazione, nello sviluppo e nella gestione delle Risorse Umane o corsi di formazione professionalizzanti. Quel che tuttavia è consigliabile è conseguire una laurea in Psicologia, più in particolare in Psicologia delle Risorse Umane o Psicologia del Lavoro.

Se pensi che lo studio della Psicologia possa essere nelle tue corde e il pensiero di avvicinarti al mondo della teledidattica stuzzica il tuo interesse, allora devi scoprire l’offerta formativa delle Università Telematiche! Capaci di valorizzare e seguire studenti di tutte le età e con qualsiasi tipo di esigenza, questi moderni atenei garantiscono il conseguimento di una laurea legalmente valida e si avvalgono della metodologia didattica dell’e-learning.

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